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La celiachia viene diagnosticata a un bambino ogni 2500. In realtà ne colpirebbe uno ogni 100 (British Medical Journal).
La celiachia è una intolleranza permanente a tutti gli alimenti che contengono glutine.
Sintomi: L'intestino del celiaco riconosce come un nemico la gliadina e produce diversi anticorpi, non solo contro di essa, ma anche contro costituenti dei tessuti umani come la trans-glutaminasi, un enzima proteico ubiquitario nell'organismo umano. Gli anticorpi prodotti, anti-transglutaminasi (IgA, IgG), sono quindi auto-antocorpi. Occorre sottolineare che, il celiaco può presentare sintomi a carico di ogni organo ed apparato ed oggi la celiachia non viene considerata più una malattia esclusivamente intestinale, ma una malattia autoimmune.
Diagnosi: Il dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi rappresenta oggi il test più sensibile e più specifico per lo screening sierologico e la diagnosi di laboratorio
Insorgenza: Due condizioni sono necessarie per lo sviluppo della celiachia:
1) la costituzione genetica specifica (per gran parte nota = predisposizione;
2) l'assunzione del glutine (specificatamente della sua frazione tossica, l'alfa gliadina).
Terapia: Le prospettive terapuetiche della ricerca scientifica sulla celiachia si basano oggi su due speranze: una è il vaccino che tende ad annullare la risposta immunitaria patogena nel celiaco quando assume il glutine; la seconda riguarda la (ri-)modificazione genetica del frumento, tesa a ridurre il contenuto in glutine. Entrambe appaiono oggi poco praticabili, sia per i costi esorbitanti che richiedono, sia per i tempi di attuazione. Unica terapia possibile al momento è l'eliminazione del glutine dalla dieta per tutta la vita.